Con la parola glittica si intende l'arte di incidere su pietra dura che si è sviluppata fin dalle origini della vita dell'uomo per il bisogno di distinguere un oggetto da un altro appartenente a un diverso individuo, pertanto nasce l'invenzione della gemma come sigillo.
Con lo stesso termine glittica si intende anche la disciplina che studia l'arte di incidere su pietra dura, diffusasi solo a partire dagli anni Settanta del secolo scorso.
La tecnica di incisione su pietra è rimasta verosimilmente la stessa che si serve dello strumento del bulino, mentre lo stile e l'iconografia costituiscono dei vettori mobili che come tali sono variati di epoca in epoca e da civiltà a civiltà.
I recenti studi si basano su fonti che ricoprono una particolare rilevanza per individuare i tipi di pietre più diffusi, la resa stilistica e il modello iconografico.
Tra le fonti:
- il capitolo XXXVI della Naturalis Historia di Plinio (79 d. C.)
- le fonti giuridiche: Codex Theodosianus e Corpus Juris Civilis
Un grande contributo all'attività classificatoria delle gemme è stato dato dall'opera di Adolf Furtwangler "Le gemme antiche" pubblicato nel 1900 a cui ancora oggi si fa continuo riferimento. Il testo dello studioso è di carattere scientifico e per la prima volta non si ha la tradizionale suddivisione delle gemme in base ai soggetti rappresentati, ma in base allo stile che identifica varie correnti di gemme appartenenti a diverse civiltà vissute in periodi distinti.
In Italia Roma, le città campane e Aquileia sono stati i più grandi centri di manifattura glittica antica fino in epoca tardo-antica.