Tideo è un eroe di tradizione greca che verrà ripreso in età romana e in epoche successive.
Un disegno con Tideo è stato eseguito da Winckelmann nel corso del Settecento (1760), mentre nel museo di Vienna si può trovare un anello con pietra incastonata raffigurante il mito.
L'immagine di Tideo costituisce una rappresentazione molto diffusa nella glittica etrusca, e specialmente nello stile severo (prima metà del V secolo a.C.) caratterizzato da schemi spaziali ben articolati rispetto al successivo periodo che è compreso tra la seconda metà del V secolo a.C. e metà del IV secolo a.C. ed è denominato stile libero poiché le figure sono rappresentate in modo naturalistico nell'atto di muoversi più liberamente e lontane da articolazioni spaziali calcolate.
Nell'ultimo periodo della glittica etrusca subentra allo stile libero una nuova maniera stilistica conosciuta come "stile globulare" per la tecnica utilizzata che prevedeva la giustapposizione di tondi ovali o circolari, con l'ausilio del trapano, per la resa delle figure che finivano per comparire come dei semplici abbozzi. Rispetto alle precedenti esecuzioni stilistiche quest'ultima rappresenta una degradazione o meglio un'inversione di marcia verso un rendimento meno raffinato delle rappresentazioni incise su pietra.