mercoledì 5 ottobre 2011

Panofsky - La prospettiva come forma simbolica - Studi di iconologia

Due testi di Panofky di grande successo per la svolta nello studio della storia dell'arte 

Erwin Panofsky nasce ad Hannover nel 1892 da una famiglia agiata, negli anni Venti, frequentando il Warburg Institute, entra in contatto con Ernst Cassirer. L'incontro con il filosofo neokantiano inciderà in modo determinante nella sua formazione, in quanto lo studio del suo pensiero lo porterà a determinate riflessioni. Cassirer vedeva l'uomo differenziarsi dall'animale per mezzo della sua capacità di riordinare la realtà attraverso delle forme simboliche, concetto che verrà poi ripreso da Panofsky.
La prospettiva come «Forma simbolica» e altri scritti
La prospettiva come forma simbolica

La "Filosofia delle forme simboliche" è il testo pubblicato dal filosofo neokantiano nel 1925, due anni dopo lo stesso Panofsky pubblicherà "La prospettiva come forma simbolica" intendendo la prospettiva non più come un semplice modo di avvicinarsi alla realtà attravverso l'imitazione, ma come un sistema convenzionale per rappresentare il mondo circostante. La prospettiva veniva quindi intesa da Panofsky un modo di percepire la realtà e un simbolo ordinatorio che ben si adattava all'epoca rinascimentale poichè, lui stesso spiega, nella realtà non vi sono delle linee rette che concorrono a creare la prospettiva come invece avviene in una superficie piana bidimensionale, ma la visione ottica reale procede per linee curve, cosa che non si riscontra nella superficie disegnata.






Negli anni Trenta Panofsky si trasferisce in America e assieme al cambiamento di lingua avrà anche un mutamento di pensiero che inciderà profondamente nei suoi studi di storia dell'arte. Con il trasferimento nella nuova città, Panofsky inaugura un nuovo metodo di studio scientifico che consiste nell'analisi dell'opera attraverso vari livelli: 
1 - livello pre-iconografico
2 - livello iconografico
3 - livello iconologico 
Copertina anteriore
Studi di iconologia

Con tale metodo Panofsky per la prima volta nello studio della storia dell'arte faceva distinzione tra iconografia e iconologia, promuovendo lo studio della storia dell'arte in maniera scientifica. Nel testo Studi di iconologia, pubblicato nel 1939, lo studioso spiega i vari livelli di lettura delle opere d'arte:
per livello pre-iconografico o del soggetto primario si intende l'identificazione del soggetto rappresentato osservandone esclusivamente la forma, e attraverso la conoscenza basilare della cultura di appartenenza si è in grado di individuare i motivi artistici. Per esempio nel dipinto La tempesta di Giorgione è  chiaramente individuabile la figura della donna con il bambino e un giovinotto vestito come un membro  della compagnia della calza.
Per livello iconografico si intendende l'individuazione del soggetto secondario ossia la descrizione, la classificazione e l'interpretazione del soggetto o dei soggetti raffigurati. Nel caso della Tempesta di Giorgione, non è più possibile effettuare un'analisi di questo tipo perchè fino ad ora non si è saputo dare una interpretazione corretta. Panofsky per procedere all'identificazione delle figure rappresentate consiglia di ampiare le conoscenze delle fonti letterarie perchè è attraverso queste ultime che è possibile procedere al secondo livello di lettura di un'opera d'arte. Un esempio a riguardo è il legame che intercorre tra un'ultima cena e i testi evangelici che narrano il fatto.
Per livello iconologico si intende la lettura del significato simbolico di un'opera d'arte, in quanto, ogni prodotto artistico costituirebbe un documento portatore di significati intrinseci, da scoprire attraverso lo studio del contesto socio-religioso. Un ultimo esempio a riguardo è costituito dal ritratto dei coniugi Arnolfini in cui a prima vista  il dipinto appare come una semplice ripresa fotografica, poi osservando in maniera più approfondita e accurata si scopre che al di là di alcuni semplici elementi come gli zoccoli in primo piano, lo specchio posizionato sulla parete di fondo, e la pancia della donna, vi sono dei significati più profondi che riconducono alla lettura del dipinto come documento che attesta un matrimonio avvenuto in un ambiente privato come consuetudine nell'epoca.