domenica 30 ottobre 2011

Nokia C6 - 01 recensione, opinione e prezzo


Nokia c6 - 01

Ho acquistato da un paio di settimane un nokia c6 - 01 dopo qualche mese di attesa per trovare l'offerta migliore e devo dire che ho fatto proprio un'ottima scelta! 
Il prezzo del telefono si aggira attorno ai 300 euro, e io sono riuscita a trovarlo in offerta al costo di soli 210 euro, sborsando però 80 euro che mi sono stati in un certo senso "rimborsati" con un buono spesa spendibile un paio di settimane dopo nello stesso centro commerciale per l'acquisto anche di prodotti alimentari. Il centro commerciale in questione è l'Iper.


Nokia c6 - 01

Il  nokia c6 - 01 è un telefono touchscreen dotato di una fotocamera da 8 Mpx, pertanto dotato di un'alta risoluzione per scattare foto di elevata qualità, dispone di flash a led e di funzione che permette di ridurre l'effetto "occhi rossi"; inoltre possono essere girati dei video a lunga durata ad altrettanto alta risoluzione.
Naturalmente sono disponibili tutte le caratteristiche standard di un normale cellulare, il telefono invia sms, mms, effettua videochiamate, ma oltre a ciò permette di navigare sul Web e con Ovi by Nokia è possibile sapere la posizione in cui vi trovate e individuare dei luoghi in vicinanza con dettagliate informazioni per mangiare, dormire, fare acquisti e tanto altro ancora!!
Il nokia c6 - 01 è molto semplice nell'utilizzo e durevole, esteticamente si presenta come un telefono elegante e raffinato, indicato sia per uomo che per donna.
Il nokia c6 - 01 dispone anche di un apposito jack da 3,5 mm per l'uso dell'auricolare stereo in dotazione  o di altre cuffiette di cui si disponi per l'ascolto della radio o di musica scaricata dal pc attraverso un  cavo dati usb che vi verrà fornito al momento dell'acquisto assieme al carica batteria del telefono.

Per avere maggiori informazioni, vi rimando alla scheda tecnica che potete trovare cliccando il seguente link pianetacellulare/Modelli/Nokia/Nokia_C6-01

venerdì 14 ottobre 2011

Come dimagrire velocemente e naturalmente senza farmaci

Come dimagrire velocemente? 
Questa è la domanda che solitamente ci poniamo noi donne dopo esserci osservate allo specchio e aver notato qualche cuscinetto di grasso sparso quà e là, che bene non si adatta di certo alla vista e che molte volte ci complica la vita perchè non ci fa stare bene con noi stesse.
Come se non bastasse l'eccesso adiposo non ci fa aderire bene quel vestito comprato che da tanto desideravamo e la televisione di cero non ci aiuta fornendoci dei modelli di bellezza che il più delle volte per noi sono impossibili o quasi da raggiungere. Al tutto si aggiunge poi il confronto che noi donne facciamo quando quotidianamente per strada camminiamo e anche non volendo l'occhio ci cade sempre sul vestito che a "quella" veste meglio di noi. Eh già! Non è facile trovare un giusto equilibrio con noi stesse e apprezzare se pur con qualche difettuccio il nostro corpo, però di certo possiamo fare molto per  trasformarlo e migliorarlo!

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Il primo consiglio utile che mi sento di darvi per il miglioramento del vostro fisico, senza però incorrere nell'assunzione di farmaci che rischiano solo di alterare il nostro equilibrio fisiologico provocando poi dei danni irreparabili alla nostra salute, è fare attenzione alla nostra dieta
Attenzione: per dieta non intendo non mangiare ma bensì alimentarsi in modo corretto. Se erronemente incorrete nella scelta di "non mangiare più" e vivere di un po' di "pane e acqua" state facendo la scelta più sbagliata che potete fare perchè il vostro fisico ne risentirà e la prima volta che vi darete alla pazza gioia concedendovi il lusso di gustarvi qualche piatto prelibato, non solo recupererete tutto quello che avevate perso, ma aggiungerete maggior peso rispetto a quando eravate partite a fare la vostra dieta.
Cereali Nestlè Fitness

La giusta alimentazione è data dal nutrimento di cibi che aiutano il vostro corpo a mantenersi in linea; sicuramente zuccheri, grassi e carboidrati sono le sostanze che dovete cercare di eliminare dalla vostra alimentazione, quindi dolciumi e bibite gasate e alcoliche sono da cancellare dalla vostra dieta, mentre pasta, pane, pizza, sono da limitare il più possibile. Pesce, uova, carne bianca, sono i cibi da favorire due/tre volte alla settimana alternando  la loro assunzione, mentre frutta e verdura sono gli alimenti di cui nutrirsi a volontà. Il latte è un alimento grasso per cui è consigliato limitare il più possibile la sua assunzione.
Aiutare il vostro fisico con delle compresse di vitamine che potete trovare in qualsiasi farmacia è la scelta migliore per garantire una giusta assunzione di sostanze al vostro corpo. Bere molta acqua ogni giorno è la scelta vincente per togliere tutte quelle impurità che rimangono nel corpo e in più vi permetterà di avere una pelle dall'aspetto migliore, e contemporaneamente andrà diminuendo il rischio della comparsa della cellulite che tanto vi incute terrore soprattutto quando è ora della prova-costume!
- Masticare lentamente ed evitare le abbuffate mangiando più volte al giorno costituisce sicuramente un modo per mantenersi in forma. 

- A tutto ciò, il secondo consiglio utile che mi sento di darvi è di praticare una buona attività fisica: qualche ritaglio di tempo durante la settimana vi basterà per ottenere un fisico in perfetta forma! Un po' di palestra, di jogging, o nuoto (che è lo sport più completo) vi permetterà di raggiungere un risultato inaspettato! In alternativa fate ciò che più vi entusiasma e vi appassiona, perchè un bel sorriso stampato sul viso è già metà della vostra bellezza!

- Costanza, buona volontà e determinazione sono gli ingredienti da aggiungere al tutto.

Non mi resta che augurarvi un Buon inizio di "percorso"!



mercoledì 5 ottobre 2011

Panofsky - La prospettiva come forma simbolica - Studi di iconologia

Due testi di Panofky di grande successo per la svolta nello studio della storia dell'arte 

Erwin Panofsky nasce ad Hannover nel 1892 da una famiglia agiata, negli anni Venti, frequentando il Warburg Institute, entra in contatto con Ernst Cassirer. L'incontro con il filosofo neokantiano inciderà in modo determinante nella sua formazione, in quanto lo studio del suo pensiero lo porterà a determinate riflessioni. Cassirer vedeva l'uomo differenziarsi dall'animale per mezzo della sua capacità di riordinare la realtà attraverso delle forme simboliche, concetto che verrà poi ripreso da Panofsky.
La prospettiva come «Forma simbolica» e altri scritti
La prospettiva come forma simbolica

La "Filosofia delle forme simboliche" è il testo pubblicato dal filosofo neokantiano nel 1925, due anni dopo lo stesso Panofsky pubblicherà "La prospettiva come forma simbolica" intendendo la prospettiva non più come un semplice modo di avvicinarsi alla realtà attravverso l'imitazione, ma come un sistema convenzionale per rappresentare il mondo circostante. La prospettiva veniva quindi intesa da Panofsky un modo di percepire la realtà e un simbolo ordinatorio che ben si adattava all'epoca rinascimentale poichè, lui stesso spiega, nella realtà non vi sono delle linee rette che concorrono a creare la prospettiva come invece avviene in una superficie piana bidimensionale, ma la visione ottica reale procede per linee curve, cosa che non si riscontra nella superficie disegnata.






Negli anni Trenta Panofsky si trasferisce in America e assieme al cambiamento di lingua avrà anche un mutamento di pensiero che inciderà profondamente nei suoi studi di storia dell'arte. Con il trasferimento nella nuova città, Panofsky inaugura un nuovo metodo di studio scientifico che consiste nell'analisi dell'opera attraverso vari livelli: 
1 - livello pre-iconografico
2 - livello iconografico
3 - livello iconologico 
Copertina anteriore
Studi di iconologia

Con tale metodo Panofsky per la prima volta nello studio della storia dell'arte faceva distinzione tra iconografia e iconologia, promuovendo lo studio della storia dell'arte in maniera scientifica. Nel testo Studi di iconologia, pubblicato nel 1939, lo studioso spiega i vari livelli di lettura delle opere d'arte:
per livello pre-iconografico o del soggetto primario si intende l'identificazione del soggetto rappresentato osservandone esclusivamente la forma, e attraverso la conoscenza basilare della cultura di appartenenza si è in grado di individuare i motivi artistici. Per esempio nel dipinto La tempesta di Giorgione è  chiaramente individuabile la figura della donna con il bambino e un giovinotto vestito come un membro  della compagnia della calza.
Per livello iconografico si intendende l'individuazione del soggetto secondario ossia la descrizione, la classificazione e l'interpretazione del soggetto o dei soggetti raffigurati. Nel caso della Tempesta di Giorgione, non è più possibile effettuare un'analisi di questo tipo perchè fino ad ora non si è saputo dare una interpretazione corretta. Panofsky per procedere all'identificazione delle figure rappresentate consiglia di ampiare le conoscenze delle fonti letterarie perchè è attraverso queste ultime che è possibile procedere al secondo livello di lettura di un'opera d'arte. Un esempio a riguardo è il legame che intercorre tra un'ultima cena e i testi evangelici che narrano il fatto.
Per livello iconologico si intende la lettura del significato simbolico di un'opera d'arte, in quanto, ogni prodotto artistico costituirebbe un documento portatore di significati intrinseci, da scoprire attraverso lo studio del contesto socio-religioso. Un ultimo esempio a riguardo è costituito dal ritratto dei coniugi Arnolfini in cui a prima vista  il dipinto appare come una semplice ripresa fotografica, poi osservando in maniera più approfondita e accurata si scopre che al di là di alcuni semplici elementi come gli zoccoli in primo piano, lo specchio posizionato sulla parete di fondo, e la pancia della donna, vi sono dei significati più profondi che riconducono alla lettura del dipinto come documento che attesta un matrimonio avvenuto in un ambiente privato come consuetudine nell'epoca.

domenica 2 ottobre 2011

Baxandall - Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento - Analisi e concetti fondamentali- iconologia

Baxandall, inglese di famiglia ebrea e allievo di Gombrich (grande storico dell'arte austriaco), nel 1972 pubblicò "Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento". Il testo si suddivide in tre parti:
1 - La condizione del mercato
2 - L'occhio dell'uomo del Quattrocento
3 - Dipinti e categorie

Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento (Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie)
Libro: Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento

Baxandall ha studiato la storia dell'arte in relazione alla sfera socio-economica, riconoscendo il prodotto artistico non solo come elemento di una testimonianza storica ma anche come prodotto di una transazione, pertanto, l'arte in Baxandall è stata studiata in relazione al suo contesto ossia come il prodotto di una società commerciale. 
Tale aspetto socio-economico era stato considerato già negli anni Trenta e Quaranta dai marxisti, in particolare da Frederick Antal, che vedeva l'arte non in maniera progressiva e lineare, ma in maniera contraddittoria, in quanto, secondo Antal, ogni classe sociale ha la propria ideologia che si riflette nell'arte. Sarebbe quindi dalla presenza di varie classi sociali che, per lo studioso marxista, nascerebbero i diversi stili o maniere nella storia dell'arte.
Baxandall però, a differenza dei marxisti, non riteneva valida l'idea  di contraddittorietà di un'epoca,  ma  credeva nel concetto di zeitgeist, ossia di cultura unitaria così epressa da Hegel nel corso dell'Ottocento per indicare il prevalere di una determinata tendenza culturale in una data epoca.

Grazie al contributo di Ulmar Verein negli anni Sessanta del Novecento, venne per la prima volta introdotta in modo determinante la sfera socio-economica nell'analisi della storia dell'arte, ed è proprio in questo panorama epocale che si inserisce Baxandall con il testo "Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento" analizzando nella prima parte la condizione del mercato.


La seconda parte del libro,  a mio parere la più interessante, tratta del modo di  ossevare e quindi di percepire le opere d'arte nel Quattrocento. Attraverso la ricostruzione del contesto e della cultura dell'epoca rinascimentale, Baxandall mira a ricreare la sensibilità dell'occhio dell'uomo del Quattrocento. Per lo storico dell'arte inglese, lo studio delle rappresentazioni teatrali, della danza bassa (diffusissima nella Firenze rinascimentale), della gestualità, dell'istruzione matematica e dei testi presenti all'epoca, fungono da parte integrante nella lettura completa di un dipinto così come era stato creato originariamente.



Baxandall osserva per esempio come una semplice scena dell'Annunciazione, oggi saremmo in grado di riconoscerla solo grazie alla conoscenza dei testi religiosi cristiani, però nell'epoca rinascimentale l'individuo non era solo in  grado di interpretarla come un'Annunciazione, ma anche di andare oltre, cioè di identificarla in una delle sue cinque fasi così come erano raccontate da Fra Roberto Caracciolo da Lecce. Il Frate predicatore amava istruire le folle parlando di religione e di vita morale; tra le varie prediche, Caracciolo aveva trattato il tema dell'Annunciazione in cui spiegava la sua suddivisione in: conturbatio, cogitatio, interrogatio, humiliatio e meritatio, che oggi, con i nostri occhi non siamo più in grado di distinguere. Allo stesso modo i testi di preghiera diffusi nel Rinascimento proponevano ai fedeli di identificarsi nei personaggi raffigurati nei dipinti religiosi, con ciò si spiega la presenza di visi stereotipati nei dipinti di Perugino: la mancanza di dettagli veniva integrata dalla visione dei fruitori-fedeli che si identificavano negli individui della storia rappresentata cogliendone il significato spirituale più profondo.

Spero di avervi invogliati.. e l'ultima parte del libro la lascio a voi!!
Buona lettura!